Forse è capitato a tutti di  osservare, all’interno della chiesa di San Ildefonso, delle strisce di piastrelle bianche che, a raggiera rispetto all’altare, percorrono tutto il pavimento della chiesa stessa …

E forse a qualcuno è capitato di osservare che anche sull’alto soffitto della chiesa, analoghi raggi di cemento riproducono “a specchio” quelli posti nel pavimento…

Questi raggi sono stati ideati e realizzati con una intenzione ben precisa:  simboleggiano che dall’altare, il centro della liturgia ed il centro della nostra comunità religiosa si irradia tutto intorno una “comunione” di intenti, una unione di anime e corpi sotto una unica fede.

Ebbene, questi raggi uniscono e collegano alla Comunità tutti i Sacerdoti e tutti i fedeli, ma anche, mi viene da pensare, tutte le realtà che operano da sempre nella nostra Parrocchia: i membri del Consiglio pastorale e degli altri organi consultivi,  le catechiste, i ministranti, i membri del coro, gli educatori e le educatrici, i rappresentanti di tutte le attività parrocchiali per finire con tutti i fedeli.

Uno di questi raggi, idealmente, partendo dunque dall’altare, attraversa tutta la chiesa ed esce sul sagrato, scende per i gradini, svolta verso l’oratorio femminile, oltrepassa la cancellata, scorre sotto il cornicione inferiore sinistro della chiesa, e si dirige verso la scalinata che porta diritto alla Sala Orizzonte, entrando dall’ingresso e raggiungendo il palco, dopo averla percorsa tutta.

Eh, sì, la  mitica Sala Orizzonte è anch’essa legata imprescindibilmente alla Comunità di San Ildefonso e può raccontarci la sua storia che, come tutte le storie umane, è fatta di momenti felici e momenti difficili.

E poiché nella Sala Orizzonte viene ospitato da anni il nostro Cinema, si può dire che il primo suo ciak, come in ogni film che si rispetti, fu dato nel lontano 1954 in un capannone di legno, con i primi film a passo ridotto…

Il nome del Cinema era “Auxilium” ed il prezzo unico Lire 100 !!!

Nel 1956 viene organizzato il Cinema all’aperto nel cortile dell’Oratorio nei mesi di Luglio ed Agosto e, tra le zanzare e qualche bibita fresca, la gente del quartiere ed i fedeli possono trovare ore liete di svago.

Nel 1957 inizia a funzionare il nuovo Salone del Cinema, situato nella posizione attuale, che appare agli occhi dei parrocchiani di allora: “ bello, ampio e caldo e con un’attrezzatura tecnica modernissima”. Iniziano i primi spettacoli il Sabato e Domenica alle ore 21 con un fine dichiarato: “proporre il cinema familiare e morale”.

Laggiù l’“Auxilium” cambia il suo nome in “Aurora” e nel 1958 inizia sotto la guida di Don Enrico Casati il primo circolo culturale cinematografico che propone un Cineforum di ben 18 film.

300 sono gli iscritti e viene proposta una presentazione iniziale del film e una discussione finale, il tutto per aiutare la formazione di una cultura cinematografica o semplicemente il buon gusto nel pubblico.

L’esperienza di cineforum proseguirà tra alti e bassi fino nel 1967 e man mano si rivolge sempre più ai giovani, con l’intervento di esperti e sempre con l’intento, più o meno esplicito, di proporre film più ricchi di proposte culturali e meno di futile svago. Dopo la crisi degli anni della contestazione, dal 68 in poi, anche la proposta del Cineforum deve cambiare approccio per poi essere definitivamente abbondata.

Nel 1970 si tenta di proporre non più il la “sala-cinema” ma “la sala della comunità” che in questi anni impara a ritrovarsi anche in questo locale per discutere dei suoi problemi e delle tematiche di attualità e si sviluppano anche proposte alternative, con alcuni film ad ingresso gratuito. E per la terza volta si cambia il nome; d’ora in poi sarà “Sala Orizzonte” che, è bene ricordare, significa letteralmente “linea che limita la zona visibile da un certo punto di osservazione e luogo dove sembra che il cielo si congiunga con la terra “.

Un luogo dunque, la nostra Sala, dove la terra si unisce al cielo, il corpo all’anima, dove il divertimento, la voglia di conoscere e di approfondire le tematiche della vita e dell’animo umano si uniscono ai bisogni spirituali delle nostre anime.

E si arriva al 1988: la “Sala Orizzonte” imbocca una nuova strada.Le nuove norme di sicurezza impongono una scelta radicale: o adeguarvisi o chiudere. Si intuisce subito che la seconda alternativa non ci sembra neppure ipotizzabile, anche per la storia che la sala ha alle spalle.

Così all’inizio dell’estate si pone mano alla ristrutturazione del Cinema per adeguarlo alle nuove norme di sicurezza. Viene rifatta quasi completamente: impianto e quadro elettrici, luci, rivestimento delle pareti, palco, pavimento, poltrone, sipario, impianto voci, atrio di ingresso, biglietteria, servizi, accesso alla cabina, uscite di sicurezza

Alla fine la spesa fu 350 milioni. Ancora una volta la parrocchia rispose con generosità. “Quando si tratta della sicurezza dei nostri figli…”

Il nuovo Cinema fu inaugurato dal Cardinale Martini, quando venne in visita pastorale nel nostro Decanato nel gennaio 1989

Oltre ai Sacerdoti che si sono succeduti negli anni, tante persone in pieno stile volontariato hanno aiutato la Sala Orizzonte a divenire una realtà e tanti hanno dato il loro tempo, la loro competenza e la loro passione per far crescere un luogo dove ancora oggi ci si possa ritrovare per ridere o per pensare ( e non sempre le due cose sono così in antitesi…). Tra tutti, una targa d’ottone ricorda il signor Ambrogio Fonzi, che per anni ha dato la sua disponibilità nella conduzione della Sala.

Nel 1996 si costituisce il nuovo Gruppo Cinema che ancora oggi opera e porta avanti il suo progetto per rendere la struttura più funzionale ed accogliente.

In quell’anno vengono fatti ulteriori interventi tecnici, sulla sicurezza della sala, sugli impianti elettrici ed un nuovo maquillage; il risultato finale è una Sala che supera tutti i controlli delle Autorità e riceve “l’agibilità”, e cioè la possibilità di proseguire la sua attività con 240 posti a sedere, un bar fornitissimo ed un nuovo look.

Viene coniato un logo – un pezzetto di pellicola cinematografica che prende il volo –  e un nuovo tipo di programmazione a cicli, con una presentazione iniziale del film e numerosa documentazione di appoggio.

Sempre con una precisa volontà: che il nostro Cinema sia anche il germe di una nuova concezione di questa forma di spettacolo. Non più fuga dalla realtà, non più creatore di miti e valori vacui e vani ma strumento di esperienza, di conoscenza di vita, di riflessione e di cultura. Un luogo accogliente che faciliti l’aggregazione e che metta in fuga la solitudine.

E via dunque alle stagioni del cinema da Ottobre a Giugno, alle rappresentazioni teatrali, ai numerosi altri spettacoli, concerti, saggi che la nostra Sala ospita in tutto l’anno, senza dimenticare che la “Sala Orizzonte” ci raccoglie per le catechesi quaresimali e per i vari incontri di tipo  culturale e pastorale

Gli attuali componenti del Gruppo Cinema, scherzando, dopo anni di attività sperano anch’essi in una targa ricordo quando in un giorno lontano le forze dovessero venir meno…

Si augurano che rimanga sempre la Sala Orizzonte con qualcuno che la sappia amare e che sappia soddisfare i bisogni culturali della nostra comunità.

Che sappia ritrovare nei sorrisi dei bambini, che affollano la Domenica la nostra Sala e che si divertono per il film o l’estrazione di dolciumi nell’intervallo, la vera essenza di questa Sala.

Un luogo dove le persone possono diventare amici.

Una attività che è un po’ come uno specchio, che ti sorride se la guardi sorridendo !

Gianluigi Valisi